Passione

Aforismi

Paolo Mantegazza

Ai giovani la lotta, anche se fiera e tenace; ai vecchi l'indulgenza per gli uomini e per le cose. Ai giovani abbattere i nemici del bene e del vero; ai giovani combattere per il trionfo del progresso, della libertà, della giustizia. Ai vecchi medicare le ferite dei caduti, siano poi d'una parte o dell'altra. Ai giovani la fede, che apre gli orizzonti dell'avvenire; ai vecchi la carità che calma il dolore da qualunque parte venga, che medica i feriti e seppellisce i morti.
Anche le anime come i corpi hanno un sesso, e nell'amor platonico stanno faccia a faccia e guardandosi eternamente si rimandano senza toccarsi, torrenti di luce e di calore. Due astri che girano nella stessa orbita, che non si toccan mai; che sorgono insieme con una stessa alba, che collo stesso tramonto svaniscono e sfumano nella grande voragine dell'infinito.
Armonia di cuore e di testa, altissima e utilissima fra tutte le umane virtù.
Aspirare alla gloria non è di tutti, ma chi ne è degno deve lavorare per essa.
Chi col muovere troppo poco i muscoli eccita il cervello a maggior lavoro, può accumulare in una data unità di tempo maggior quantità di forze intellettuali, ma accorciando la vita finisce per produrre minor copia di pensieri.
Dar molto, dar moltissimo, ma non dar mai tutto; ecco per la donna il più prezioso segreto per essere lungamente amata.
Date al solitario pensatore la più cara delle sue gioie, quella di sapersi vivo nella vita di tutti.
Di cento malattie, cinquanta sono prodotte per colpa, cinquanta per ignoranza.
Dove appare una bella donna, tutte le energie umane zampillano dalle loro fonti schierate in battaglia: tutto ciò che l'uomo ha di meglio e di peggio balza per portarle omaggio o per oltraggiarla con invidia.
Essere avaro vuol dire rubare agli altri, scialacquare vuol dire rubare a sé ed agli altri.
Fate vostra la felicità degli altri. Nella vostra compagna, nei vostri figli, nei vostri nipoti vi è tanta parte del vostro sangue, della vostra vita; e la loro gioia è e deve essere gioia vostra.
I mariti buoni sono quelli, che fanno felici le loro mogli, facendo felici sè stessi.
Il lavoro è il migliore contravveleno del dolore, è fonte di salute e di ricchezza per l'individuo, causa prima di grandezza e di prosperità per le nazioni.
Il miglior modo di solidificare il tempo, di vederlo e di toccarlo con mano è quello di fare molte cose buone. Le azioni virtuose e i nostri lavori ci dimostrano meglio d'ogni altra cosa che noi abbiamo vissuto.
Il vino è il balsamo della vecchiaia. Lo hanno detto i proverbi di tutte le nazioni, lo hanno proclamato i medici d'ogni tempo e Galeno lasciò scritto: Sane vinum pueris est alienissimum, ita senibus aptissimum.
In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore.
L'aforisma obbliga lo scrittore a non rimanere legato all'immediatezza e ai fatti del presente per elevare le proprie riflessioni a una duratura profondità, con in più una robusta forma espressiva. Solo ciò che resiste nel tempo assume una validità di pensiero.
L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
L'amore abbraccia sempre qualche cosa, colle mani o colle braccia, colle labbra o col cuore; l'amore platonico non abbraccia, perchè l'infinito non si stringe; l'amore platonico, contempla, ammira, adora.
L'amore platonico deve essere puro da ogni voluttà terrena; è questa la sua grandezza, è questa l'acqua lustrale che lo battezza e lo santifica.
L'amore platonico è il sentimento che unisce un uomo e una donna, che pur desiderandosi, rinunziano volontariamente all'intreccio del corpi, maritando le anime. Fin dove arrivi quest'amore, fino a quando possa vivere, io non so.
L'appetito rende saporite tutte le vivande.
L'uomo innamorato è d'oro, finchè non gli hanno detto di sì, diventa d'argento quando gli hanno detto di sì; diventa di rame, quando da pretendente è divenuto marito.
La donna che adoriamo d'amore platonico non è più per noi Laura o Beatrice, ma è la donna, la donna unica e sola che per noi personifica tutte le bellezze, tutte le grazie, tutti gli incanti di Venere e di Eva.
La donna che non ha figli può esser madre nel cuore e nel pensiero, anzi lo è sempre. Essa ama i figli degli altri, ama gli infelici, ama i deboli, gli orfani, i derelitti; ama sempre qualcuno che possa chiamar creatura.
La donna deve essere fiera del marito suo, e della sua gloria; e del suo ingegno gode quanto lui e più che lui. Essa perdona la bruttezza, i capelli bianchi, perfino le infermità vergognose: non perdona mai l'imbecillità.
La donna pensa come ama, l'uomo ama come pensa.
La donna senza maternità fisica o psichica, può essere femmina, può essere uomo; ma non è donna. La donna madre è la donna completa: la donna giovane, bella, ricca, invidiata da tutte le donne e desiderata da tutti gli uomini, regina del mondo e dei cuori, non è ne può essere felice se in lei non palpita la maternità.
La felicità corre dietro a chi lavora e fa il bene; fugge lontano da chi la cerca sola e a dispetto di tutti.
La gente che lavora, che pensa colla propria testa, che si forma da sé sola e laboriosamente un piccolo patrimonio di cognizioni positive e sicure, acquista quasi sempre anche quel preziosissimo di tutti i tesori, che è il buon senso; armonia di cuore e di testa, altissima e utilissima fra tutte le umane virtù.
La religione non è fatta dal sacerdote; ma è il culto di Dio, e quando il prete è degno del suo ministero, è l'uomo più santo che si conosca.
La salsa più saporita è l'appetito.
La somma di molti galantuomini fa una nazione onesta. La somma di parecchi disonesti basta a disonorarla.
La storia dell'umanità è scritta assai più col sangue e le lacrime, che colle carezze e i sorrisi. Per un bacio quante maledizioni, per un benefizio quanti delitti.
La vecchiaia è l'età più capace di rancori. Per la collera manca la forza, manca la rapidità della reazione, e al colpo non corrisponde la percossa.
Lasciare l'ingegno senza un'applicazione è lasciare un capitale senza impiego; è quindi per lo meno stupidità e trascurataggine.
Nei nostri tribunali sta scritto che tutti sono eguali davanti alla legge; ma siccome i giudici non possono leggere quelle parole, perchè sono scritte dietro le loro spalle, non hanno l'obbligo di ricordarsene sempre.
Nel grande oceano della natura gli individui son gocce che il vento spazza dall'onda e fa correre lucide e leggere sulla superficie per un solo istante.
Nessun giorno sia da te vissuto inutilmente. Ricordati che il tempo è la cosa più nostra di tutte e che, perduto una volta, non lo si recupera più.
Non vi pentirete mai di aver aspettato, potreste pentirvi cento volte di aver fatto troppo presto.
Quando due labbra si son toccate, ahimè, l'amor platonico è ferito e per lo più a morte. Le anime sole possono amarsi platonicamente e la materia è sempre dotata di gravità; fosse pure piuma d'ala, vello di cotone o massa di piombo.
Quando in un matrimonio si invertiscono le parti e la donna è più forte dell'uomo, essa se ne serve come di uno strumento comodo e buono a tutto; ma in cuor suo lo compatisce e lo disprezza, e intanto cerca altrove l'uomo uomo, a cui possa dare il corpo e l'anima; del cui amore possa sentirsi fiera e superba.
Se l'amore platonico per la sua alta idealità si avvicina ai rapimenti mistici dell'asceta, ha per altri suoi caratteri le profonde sensualità dell'avarizia. L'avaro e l'amor platonico hanno questo di comune: possedere un tesoro che contemplano, che adorano, ma che non spendono.
Se un uomo potesse nell'età della ragione rammentare l'ardore di un sol bacio materno, non potrebbe avere il coraggio di commettere la più piccola ingiustizia verso chi lo ha baciato in quel modo.
Se vi è una virilità del corpo, ve n'ha un'altra più alta e più vitale; quella dell'ingegno e dell'energia del carattere.
Senza fatica, nessun riposo; senza travagli, nessuna gioia.
Tra l'avarizia e la prodigalità sta l'economia, ed è questa una virtù che l'uomo onesto deve praticare.
Vi sono pur troppo donne, che hanno sposato uomini stupidi, perchè eran ricchi e portavano una corona irta di corna nello stemma di famiglia.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
È meglio cento volte essere il più bravo dei segretari comunali che il più asino dei senatori.